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La valeriana officinalis: ansiolitico, sedativo, spasmolitico

Valeriana officinalis, fiori

La valeriana officinalis è una delle piante maggiormente conosciute per le sue proprietà ansiolitiche e sedativo-ipnotiche, ma non solo.

Parti usate della pianta

La parte utile sono le radici, nella quali si trovano terpeni (in particolare sesquiterpeni, acidi valerenici), valepotriati, lignani, alcaloidi e GABA (acido g-amino-butirrico).

Sostanze farmaco

La maggior parte di queste sostanze contenute nella valeriana officinalis esplica un’azione aumentando la biodisponibilità del neurotrasmettitore GABA o stimolando il recettore direttamente. L’azione viene svolta dal fitocomplesso, non è chiaro quale sia la sostanza responsabile dell’effetto farmacologico.

Indicazioni d’uso di Valeriana Officinalis

L’estratto secco di Valeriana officinalis standardizzato e titolato in acidi valerenici è utilizzato per migliorare l’addormentamento e le prime ore del sonno notturno, come tranquillante, ma anche come spasmolitico, quest’ultimo avente il vantaggio di non alterare i riflessi.

Per forme ansiose lievi, stati di tensione, stress si usano 200-400 mg di estratto secco standardizzato, per 2-3 volte al dì; per l’insonnia 400-900 mg prima di coricarsi.

La valeriana è spesso usata in associazione con altre sostanze nei preparati erboristici e negli integratori.

valeriana officinalis, radici

La valeriana si trova in libera vendita in forma di tisane, in erboristeria con titolazioni minori, ma anche in farmacia come farmaco prescrivibile dal medico e in libera vendita.

Tra i farmaci, la troviamo:

  1. come blando sedativo, in cp da 100 mg oppure buste per tisane da 400 mg (Ticalma) dai 12 anni in su;
  2. la radice secca, in compresse da 125 mg, posologia da 4 cp fino a 3 v/die (Valeriana Dispert), tuttavia controindicata in gravidanza e nei bambini;
  3. l’estratto secco di radice DER 3-6:1, in cp da 450 mg, posologia 1 cp fino a 3 v/die (Valeriana Vemedia), a partire dai 12 anni in su;
  4. in associazione con melissa (Dormiplant) indicata come blando sedativo, dai 12 anni in su;
  5. in associazione con sodio glicerofosfato (Glicerovalerovit), per stati di affaticamento, in compresse, sciroppo, fiale intramuscolo;
  6. in associazione con luppolo (Valerina e luppolo Dispert), 200 mg di estratto secco di radice di valeriana + estratto secco di fiore di Humulus Lupulus L. con indicazione per stress mentale dai 12 anni in su;

Controindicazioni all’uso di Valeriana O.

La valeriana è generalmente controindicata al di sotto dei 12 anni, nelle gravidanze, nell’allattamento, per mancanza di studi. È inoltre sconsigliato l’uso in associazione con altri faramaci sedativi.

Non interferisce, invece, con farmaci metabolizzati dai citocromi P450 2D6, 3A4/5, 1A, 2E1.

 

Per ogni dubbio, è bene contattare il proprio medico di fiducia.

 

BIBLIOGRAFIA:

  1. Fitoterapia. Guida all’uso clinico delle piante medicinali. F Firenzuoli. Edra edizioni, 2007;
  2. Piante medicinali. Chimica farmacologia e terapia. R Benigni, C Capra, P E Cattorini. Inverni & Della Beffa, Milano, 1964.
  3. https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/
  4. https://precision.fda.gov/uniisearch/srs/unii/FP6O7F1X9R