Ansia
Vissuto soggettivo consistente in una sensazione di “attivazione” che si esprime sul piano psichico o somatico o tutti e due contemporaneamente. E’ come una paura ma di una oggetto non ben definito o a volte totalmente indefinito, che fa sentire spaventati, tesi, intimoriti.
Depressione
Un umore che mostra una deflessione rispetto alla normale condizione per quel soggetto. Spesso si usa questa parola in modo errato, ad esprimere demoralizzazione, scoramento, emozioni negative. Tuttavia la depressione è una vera e propria patologia, caratterizzata da segni e sintomi patognomonici (cioè propri di questa malattia), il più importante tra i quali è sempre la perdita dello slancio vitale, la tristezza vitale. Le forme di depressione sono tante e vengono classificate a seconda della prevalenza di alcuni sintomi rispetto ad altri. Alcuni sintomi spesso presenti sono quelli ansiosi.
Nevrosi
Termine di ampissimo significato che viene più spesso utilizzato per indicare situazioni psicopatologiche che attengono ad un livello di sviluppo psichico più evoluto rispetto alle psicosi. Questo non significa che la patologia sottesa sia “meno grave”, considerando che la gravità o meno di un caso clinica comprende molti altri fattori.
Mania e ipomania
Slivellamento del normale asse umorale verso l’alto, che porta espansività dell’umore, accelerazione del corso del pensiero con affastellamento dei pensieri fino al blocco, sentimenti di grandiosità, comportamenti sintoni conseguenti alla condizione psichica (sottovalutazione dei pericoli, sopravvalutazione delle proprie capacità sia fisiche sia economiche….), alterazioni dei ritmi cronobiologici (insonnia, iperfagia o iporessia, iperattività, ipersessualità…).
Di solito questi episodi si inquadrano in un disturbo bipolare, cioè a fasi alternate di mania e depressione. La gravità di tale condizione è molto variabile, ma è necessario sempre concordare con lo psichiatra un programma di monitoraggio lungo il corso della vita, visto che tale condizione tende a ripetersi col passare degli anni sempre più di frequente e in modo sempre più grave. Sono quasi sempre necessari farmaci, ed è indispensabile e importantissimo affidarsi ad uno medico psichiatra e non ad uno psicologo o un neurologo.
Psicosi
Termine di ampio significato che viene spesso utilizzato in psicodinamica per indicare situazioni psicopatologiche che attengono ad un livello di sviluppo psichico meno evoluto rispetto alle nevrosi. In psichiatria viene utilizzato per indicare una condizione episodica di scompenso dei normali equilibri psichici, piuttosto importante, che ha anche dei precisi correlati neurobiologici e di risposta farmacologica.
Somatizzazione
Processo di
Ipocondria
Disturbo ossessivo compulsivo
Fobie
Reazione acuta di paura di fronte a stimoli che nella maggior parte delle persone non incutono paura. Spesso accade che per evitare lo stimolo “pauroso” (fobico), la persona metta in atto comportamenti o condotte “alternative”.
Disturbi di personalità
Panico
Disturbo d’ansia in cui quest’ultima assume caratteristiche dell’acuto e della somatizzazione (aumentata frequenza cardiaca, cardiopalmo, respiro corto, sudorazione profusa…) accompagnato da pensieri di paura di morte imminente o paura di impazzire.
Temperamento
Tono dell’umore maggiormente presente in un soggetto, che riconosciamo come caratteristico di quella persona, stabile (al di fuori delle normali oscillazioni), fortemente associato alle caratteristiche neurobiologiche di quella persona, costituzionale.
Carattere
Insieme di istanze personologiche, culturali, umorali e temperamentali che costituiscono nell’insieme una modalità di essere che riconosciamo propria di quella persona.