Visita psichiatrica
È una visita medica che si svolge attraverso il colloquio clinico, corredato eventualmente dalla documentazione medica e strumentale che il paziente porta con sé. Tale colloquio è strutturato in un esame obiettivo psichico, che è quello strumento indispensabile allo psichiatra per comprendere il paziente e le sue esigenze di salute. Posso richiedere alcuni esami clinici, e a volte capita di inviare ad altri specialisti medici che possano escludere patologie organiche. Posso prescrivere terapie farmacologiche, utili e a volte addirittura “salva vita”.
Gli ambiti di lavoro sono molteplici: disturbi comportamentali, psicosi giovanili, disabilità psichiche, disturbi dell’affettività e dell’umore, psicogeriatria, autismo, disturbi del comportamento alimentare e obesità, disfunzioni sessuali, disturbi fobico-ossessivi, disturbi d’ansia e panico, schizofrenia, insonnia, sindromi fibromialgiche, somatizzazioni, e molti altri.
Farmacoterapia
Sulla terapia farmacologica si sentono tante critiche, spesso immotivate e addirittura fuorvianti dal percorso di cura e perciò dannose. I farmaci vengono prescritti quando indispensabili e quando utili alla cura. Prescrivere o assumere una terapia farmacologica psichiatrica non significa escludere il mondo emotivo del paziente trattando solo la causa “chimica”, ma comprende sempre la presa in carico della sofferenza del paziente, che spesso rifiuta la terapia farmacologica perché spaventato, sfiduciato, incredulo, ecc. Tutti i pazienti sono persone e soggetti unici, pertanto è unica anche la strategia di cura che il medico propone, che parte sempre dalla creazione di una alleanza basata sulla fiducia, la sola relazione sulla quale poter costruire un rapporto umano e intrinsecamente terapeutico. L’esperienza clinica, negli anni, mi ha convinta della assoluta necessità di personalizzare le cure farmacologiche: ogni persona può rispondere ad uno stesso farmaco in maniera totalmente diversa da un’altra persona, a seconda di una molteplicità di fattori neurobiologici, anatomofisiologici, psicologici peculiari. Questo modo di lavorare richiede attenzione da parte del clinico, pazienza da parte del paziente, conoscenza, e fiducia reciproca.
Test psicodiagnostici
I test psicodiagnostici che utilizzo di più sono quelli attinenti alla personalità e al funzionamento globale, ma possono essere proposti anche altri test che nell’eventualità specifica siano utili. La scelta della somministrazione del test è basata sulla clinica, cioè sulla visita dello specialista, e solo dopo di questa. Alcuni dei test che utilizzo di più sono il Test di Rorschach metodo R-PAS (Performance Assessment System), l’MMPI-2, l’Esame Neuropsicologico Breve 2 (ENB-2).
Stesura di relazione clinica completa
La Relazione clinica è’ un documento che può essere richiesto dal paziente in particolari condizioni e per l’utilizzo che verrà preventivamente discusso con lo specialista.
Non è di per sè una valutazione psichiatrica forense.
Non è il referto medico, documento più sintentico che viene rilasciato a fine visita, comprensivo di tutte le indicazioni cliniche utili alla corretta presa in carico da parte del medico.
La stesura di una relazione clinica completa, comprensiva di anamnesi, valutazione psicodiagnostica e prescrizioni terapeutiche, viene solitamente concordata con lo specialista e prevede tempi di stesura variabili e onorario da concordare.