ASL e Ospedali hanno chiuso interi reparti e ambulatori: chi curerà i pazienti?
Credo che da questo momento in poi noi medici abbiamo – ciascuno direttamente sulle proprie spalle! – una responsabilità civica precisa: costituire insieme un corpo unico, solido, l’osso duro con cui le Istituzioni debbono trattare. Urge una pianificazione e riorganizzazione sanitaria profonda, per dare continuità assistenziale medica e specialistica ai cittadini! Questo l’appello ai miei Colleghi che lavorano nel SSN: non scoraggiatevi, perché voi siete La Sanità! Poi l’appello va ai Colleghi che lavorano come free-lancer: in questo drammatico momento sociale e sanitario, i LIBERI Professionisti possono essere baluardo della salute dei cittadini! Quando scrivo LIBERI, intendo gli studi medici di proprietà dei singoli medici, gli ambulatori medici che non rientrano nei circoli del privato-convenzionato, coloro che hanno la fortuna di assistere i propri pazienti svincolati da qualsiasi condizionamento.
Insieme dobbiamo cambiare il nostro sistema sanitario, che non è più – ahinoi! – nazionale. Nel dolore e nelle avversità che certamente seguiranno questa sciagurata pandemia, abbiamo la possibilità di ricostruire, meglio di prima, un pezzo importante della nostra società. Teniamo aperti gli studi, rimaniamo disponibili per il nostro popolo, riprendiamo il ruolo centrale che in una società civile spetta alla Salute e a chi se ne occupa in prima linea ogni giorno!